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Guidoriccio da Fogliano

Sala dei Nove, Allegoria del Buon Governo

The Siena Duomo

Facciata

The Mosaic floor and the Porta del Cielo

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De crypte

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Palazzo Piccolomini | Archivio di Stato di Siena


Pinacoteca Nazionale


Basilica dei Servi


Sienese School of Painting


Fonti di Siena


Urban Trekking in Siena

 

Provincie Sien

Montalcino

Il Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra di Montalcino

Abbazia di Sant' Antimo, Montalcino


Crete Senesi

        
 Abdij van Monte Oliveto Maggiore, il Chiostro Grande

Het Collegium Vocale Crete Senesi muziekfestival

 




Piazzale Michelangelo


Piazza della Signoria


Loggia dei Lanzi

Fontana del Nettuno


San Lorenzo


Sagrestia Nuova


Santo Spirito


Fondazione Salvatore Romano

Andrea Orcagna, Cenacolo, Crocifissione e ultima cena

Giardino Bardini


San Miniato al Monte


Cimitero delle Porte Sante



Santa Croce


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La Capella Pazzi


Urban Trekking in Firenze


From Ponte Vecchio to Piazzale Michelangelo

From Ponte Vecchio to Piazzale Michelangelo and back

 

 

Arezzo

Piero della Francesca 

Museo della Madonna del Parto in Monterchi

Le Storie della Vera Croce di Piero della Francesca

 

Pistoia

Daniel Buren, Fare, disfare, rifare

 

 

 

 

 

 





 
Il Palio di Siena

A sei mani, 2018 - di DanieL Buren & Anish Kapoor - lavoro in situ. Vinile adesivo bianco largo 8,7 cm, pvc nero, ferro [Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio]

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Daniel Buren & Anish Kapoor - A sei mani, 2018, work in situ, white adhesive vinyl large 8,7 cm, black pvc, iron, site specific dimensions [Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio]


Toacana ] Galleria di immagini  
     
   

Daniel Buren, Anish Kapoor, Daniel Buren & Anish Kapoor, Galleria Continua, 26 mei - 14 oktober 2018



   
   
Rein Ergo, San Gimignano, 6 Agosto 2018

La Galleria Continua ha aperto i battenti a San Gimignano nel 1990, su iniziativa di tre amici: Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo. Ospitata negli spazi di un ex cinema, Galleria Continua si è insediata in un luogo del tutto inaspettato, lontano dalle grandi città e dai centri urbani ultramoderni, in un borgo - San Gimignano - ricco di storia e senza tempo. Questa scelta ha permesso di sviluppare nuove forme di dialogo e simbiosi tra geografie inaspettate: rurale e industriale, locale e globale, arte del passato e arte del presente, artisti famosi ed emergenti. Fedele a uno spirito di costante evoluzione e cercando di coinvolgere un pubblico più ampio possibile con l'arte contemporanea, Galleria Continua ha costruito una forte identità basata su due valori: la generosità e l'altruismo, che sono alla base di tutti i rapporti con gli artisti e il pubblico in generale.

La galleria d'arte contemporanea leader del settore ha sede in un vecchio cinema in Via Castelli 11 e ora ha filiali a Parigi (Les Moulins), Pechino, La Habana e Roma.

Tra i frequentatori abituali della galleria figurano Anish Kapoor, Ai Weiwei, Daniel Buren, Mona Hatoum, Ilya & Emilia Kabakov e Michelangelo Pistoletto. Anche Berlinde De Bruyckere, Hans Op de Beeck e Pascale Marthine Tayou sono tra i frequentatori abituali della galleria.

 


Daniel Buren & Anish Kapoor

Con la mostra Daniel Buren & Anish Kapoor Galleria Continua rende omaggio a due delle figure più significative del panorama artistico internazionale, artisti che con le loro opere hanno profondamente segnato l’arte tra il XX e il XXI secolo. La mostra vede per la prima volta Daniel Buren e Anish Kapoor impegnati nella realizzazione di un’opera a quattro mani. Il percorso espositivo, costruito attraverso un dialogo tra le opere dei due autori, ci accompagna fino nella platea del cinema-teatro dove è allestita l’opera site specific appositamente realizzata dai due artisti per questa mostra.

 

Lorenzo Fiaschi:

«Le persone oggi non si ascoltano, non cercano di trovare soluzioni ai problemi o alle diversità, per me quindi la mostra ha una valenza politica. L’idea era fare qualcosa che singolarmente portasse i due artisti su territori nuovi e insieme dimostrasse come dalla diversità potesse venire fuori una visione comune. Il messaggio è non percorrere sempre la strada da soli e capire che grazie agli altri è possibile fare uno scalino in più».[5]

 


Daniel Buren & Anish Kapoor, A sei mani, (2018), Galleria Continua. Omaggio a due delle figure
più significative del panorama artistico internazionale

Daniel Buren & Anish Kapoor, A sei mani, (2018), Galleria Continua. Omaggio a due delle figure
più significative del panorama artistico internazionale [3]

 

L’esposizione si apre con una serie di dipinti di Daniel Buren datati 1964 e 1965, quadri che mescolano forme arrotondate e rigature di grandezza e colori diversi.


Exhibition view, Daniel Buren & Anish Kapoor, Galleria Continua, 2018, San Gimignano [Anish Kapoor, 1000 Names, 1982, resin, yellow pigment; Daniel Buren, Photo-souvenir: ‘Peinture émail sur toile de coton’ November 1965, situated work, enamel paint on cotton canvas, [© foto Rein Ergo]

Exhibition view Daniel Buren & Anish Kapoor, Galleria Continua, 2018, San Gimignano [3]
[Anish Kapoor - 1000 Names, 1982, resin, yellow pigment, 60 x 60 x 40 cm; Daniel Buren - Photo-souvenir: ‘Peinture émail sur toile de coton’ November 1965, situated work, enamel paint on cotton canvas, 227,5 x 192 x 3 cm] [© foto Rein Ergo]

 

L’artista sviluppa sin dall’inizio degli anni ’60, una pittura radicale che gioca, di volta in volta, sull’economia dei mezzi messi in opera e sui rapporti tra lo sfondo (il supporto) e la forma (la pittura). Nella seconda metà del 1965 sceglie di sostituire le strisce dipinte con un outil visuel (strumento visivo), utilizzando un tessuto industriale a bande verticali alternate, bianche e colorate, larghe 8,7 cm. Successivamente Buren impoverisce ulteriormente questo registro visivo ripetendolo sistematicamente e impedendo ogni variazione formale, ad eccezione dell’uso del colore, variabile all’infinito, alternato al bianco immutabile. Inoltre questo strumento visivo viene integrato con infinite variabili, materiali, situazioni ecc. In questo modo ci invita a riflettere sulla pittura, sui suoi metodi di presentazione e, più in generale, sull’ambiente fisico e sociale in cui l’artista interviene.

Nel 1975 Daniel Buren realizza la prima Cabane Eclatée che costituisce una vera svolta, accentuando l’interdipendenza tra l’opera e il luogo che la accoglie attraverso giochi sapienti di costruzione e decostruzione: l’opera diventa il suo stesso sito, oltre che il luogo del movimento e della deambulazione. La Cabane che Buren espone a San Gimignano intrattiene un dialogo con l’architettura esistente e con il lavoro in acrilico di Kapoor. Due opere dal carattere aperto che lasciano spazio a un gioco di materiali e di trasparenze. Scendendo al piano inferiore della galleria le opere dei due artisti dialogano serratamente: le strisce colorate verdi e bianche di Buren avvolgono idealmente la scultura in alabastro bianco di Kapoor.

Risalgono agli esordi dell’attività artistica di Anish Kapoor una serie di instabili oggetti scultorei cosparsi di pigmenti colorati; sono i primi esiti di una ricerca sulla materialità stessa dell’oggetto e sulla superficie che lo separa dal mondo, un campo d’interesse che diventerà fondamentale nel lavoro dell’artista. Si tratta di forme indefinite, a metà tra il mondo naturale e quello astratto, corpi in transizione che sembrano scaturire dalla materia spontaneamente. L’intensità del colore puro contribuisce all’illusione dell’oggetto, suggerendo l’idea di sconfinamento e portando queste forme nella sfera liminale del sublime.



Anish Kapoor - 1000 Names, 1982, resin, blue pigment, 48 x 48 x 23 cm, Galleria Continua, 2018, San Gimignano [© foto Rein Ergo]

Anish Kapoor, 1000 Names, 1982, resin, blue pigment, Galleria Continua, 2018, San Gimignano [[2]

 

Il percorso prosegue nel confronto fra la luce policroma e proteiforme dei tessuti a fibre ottiche di Daniel Buren e gli oggetti in acciaio specchiante di Anish Kapoor. Lo studio del vuoto è uno degli elementi centrali della poetica di Kapoor: reso tangibile da una cavità che si riempie o da una materia che si svuota, è metafora della creazione. Il vuoto come spazio della possibilità in cui oggetto e osservatore, nel loro incontro, possano espandere i limiti dello spazio disponibile, permangono come filo conduttore nel retro del palcoscenico dove le forme in acciaio specchiante di Kapoor e il gioco di specchi e colori di Buren disorientano lo spettatore collocandolo in uno spazio indefinito.
L’opera che occupa la platea chiude il cerchio di un dialogo ideale che Buren e Kapoor intrattengono in questa mostra. Un’installazione di grandi dimensioni, frutto di una progettazione congiunta, che riconfigura completamente lo spazio e crea inaspettate interferenze visive. Una sfida ad esplorare l’inaccessibile.[2]
   
   

A sei mani, Daniel Buren & Anish Kapoor (2018)


Daniel Buren & Anish Kapoor, A sei mani, (2018), Galleria Continua. Omaggio a due delle figure più significative del panorama artistico internazionale Anish Kapoor e Daniel Buren: una mostra a 4 mani, Galleria Continua, 2018 A sei mani, Daniel Buren & Anish Kapoor, il dialogo di due maestri del contemporaneo. Galleria Continua, 2018, San Gimignano A sei mani, Daniel Buren & Anish Kapoor, Galleria Continua, 2018, San Gimignano, omaggio a due delle figure
più significative del panorama artistico internazionale

Immagini suggestive di A sei mani, Daniel Buren & Anish Kapoor,
il dialogo di due maestri del contemporaneo, Galleria Continua, 2018, San Gimignano
[3]


Galleria Continua | Via del Castello, 11 - 53037 San Gimignano (SI)

Dal 26 maggio al 14 ottobre 2018

Lo spazio Galleria Continua a San Gimignano è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00. Chiuso nei giorni festivi e il 31 gennaio. Per pianificare la vostra visita, potete inviare un'email a sangimignano@galleriacontinua.com

 

Sabato 22 settembre alle ore 16:00, il catalogo di Daniel Buren e Anish Kapoor sarà presentato alla Galleria Continua (San Gimignano) e sarà presente l'artista Daniel Buren.

Anish Kapoor su Daniel Buren:

«Daniel is very interesting because he has spent 50 or 60 years making works with a kind of singularity, the stripe. So how do you take a single event and keep inventing it and reinventing it and reinventing it for such a long time? It is a heroic kind of project. I’m a completely different kind of artist. My process is experimental, it’s about trying all sorts of different ways of coming to a certain set of ideas that I’m working with.»

Daniel Buren su Anish Kapoor :

«I think that Anish is someone who has developed a real progression in his work, starting with almost intimate, essential things. I say essential because at the beginning he worked on coloured pigments, and therefore on colour in its raw state, with these very fine pieces, and also a sensibility that took a very original form. After that he developed things that are bigger and bigger, even monumental. He is therefore an artist who, little by little, is developing something less intimate.»[5]

 

Anish Kapoor

Nato a Mumbai, in India, nel 1954, Anish Kapoor vive e lavora a Londra dalla metà degli anni Settanta. Ha studiato all'Hornsey College of Art e si è perfezionato all'Università di Firenze. Nel 1991 Kapoor ha vinto il prestigioso Turner Prize nel Regno Unito. Jan Hoet lo ha invitato a Documenta IX un anno dopo.
Attualmente vive e lavora tra Londra e Venezia. Le sue opere sono esposte nelle principali collezioni permanenti e nei musei di tutto il mondo, dal Museum of Modern Art di New York alla Tate di Londra, dalla Fondazione Prada di Milano ai musei Guggenheim di Venezia, Bilbao e Abu Dhabi.

È noto anche per le sue opere architettoniche, tra cui i progetti pubblici: Cloud Gate (2004), Millennium Park, Chicago, Stati Uniti; Leviathan (2011) esposto a Monumenta, Parigi, Francia; Orbit (2012), Oueen Elizabeth Olympic; Ark Nova, una sala da concerto gonfiabile realizzata per il Festival di Lucerna, Giappone (2013); Descension (2014), installata per l'ultima volta nel Brooklyn Bridge Park, New York, Stati Uniti (2017) e le stazioni della metropolitana Traiano e Universitá Monte Sant'Angelo, Napoli (2002-24).




Anish Kapoor, Sky Mirror (for Hendrik), 2017,acciaio inossidabile, 650 x 250 cm su un basamento in acciaio inossidabile nel giardino del laghetto Museum De Pont, Tilburg [© foto Rein Ergo]

Anish Kapoor, Sky Mirror (for Hendrik), 2017, acciaio inossidabile, 650 x 250 cm su plinto in acciaio inossidabile nel giardino del laghetto Museum De Pont, Tilburg
Sky Mirrorè collocato in uno speciale giardino d'acqua, appositamente progettato dall'architetto di giardini inglese Sophie Walker, moglie di Kapoor. Guarda qui il video sulla creazione dell'opera [© foto Rein Ergo].

 
   
         
         

Galleria fotografica San Gimignano

San Gimignano, città delle torri, galleria fotografica



   
San Gimignano, galleria fotografica   San Gimignano, Piazza della Cisterna, vista da Torre Grossa   San Gimignano, città delle torri

San Gimignano, galleria fotografica

 

San Gimignano, Piazza della Cisterna, vista da Torre Grossa

 

 

 

San Gimignano, città delle torri

         
         
         
         
         
 

Exhibitions in Tuscany



   
Palazzo Strozzi, Firenze   Tracey Emin. Sex and Solitude, Palazzo Strozzi, Florence, exhibition catalogue]   Anish Kapoor. Untrue Unreal, Palazzo Strozzi, Florence

Exhibitions in Tuscany, Daniel Buren. “Fare, disfare, rifare” [Pistoia]

 

 

Tracey Emin. Sex and Solitude, Palazzo Strozzi, Firenze

 

 

Anish Kapoor. Untrue Unreal, Palazzo Strozzi, Firenze

 

Album Anish Kapoor. Untrue Unreale | Firenze, Palazzo Strozzi

 

   
Anish Kapoor, Void Pavilion VII, 2023  [Anish Kapoor. Untrue Unreal, Palazzo Strozzi, Firenze, 2025 ©photoElaBialkowskaOKNOstudio]   Anish Kapoor. Untrue Unreal, Palazzo Strozzi, Florence. Void Pavilion VII, 2023 ©photoElaBialkowskaOKNOstudio   Anish Kapoor - Vertigo 2006, stainless steel, cm 225 × 480 × 60 [Anish Kapoor. Untrue Unreal,  Palazzo Strozzi, Firenze, 2023 © Anish Kapoor. All Rights Reserved SIAE, 2023. Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio]

Anish Kapoor, Void Pavilion VII, 2023 [Anish Kapoor. Untrue Unreal, Palazzo Strozzi, Firenze, 2025

 

 

Anish Kapoor. Untrue Unreal, Palazzo Strozzi, Florence. Void Pavilion VII, 2023

 

 

 

Anish Kapoor - Vertigo, 2006, stainless steel, cm 225 × 480 × 60 [Anish Kapoor. Untrue Unreal, Palazzo Strozzi, Firenze, 2023

 

DANIEL BUREN & ANISH KAPOOR | Daniel Buren, Anish Kapoor | 26/05/2018 | San Gimignano | www.galleriacontinua.com| IMAGE GALLERY

Daniel Buren & Anish Kapoor, 2018, Maretti Editor, 2018, ISBN: 978-88-98-85594-0

Anish Kapoor. Untrue Unreal - Fondazione Palazzo Strozzi

Untrue Unreal | Anish Kapoor | Info | Galleria Continua

 

Holiday accomodation in Tuscany


Vicino all'autentico paesino di Castiglioncello Bandini, si trova Podere Santa Pia, una splendida casa vacanze circondata da querce secolari e situata in una posizione strategica nella Maremma toscana. Potrete godere di una vista mozzafiato sulle valli dell'Ombrone e della Val d'Orcia che si fondono a Cinigiano. È una meta ideale per chi vuole trascorrere una vacanza nella natura: migliaia di ettari di natura incontaminata circondano Podere Santa Pia, che non ha perso nulla del suo fascino secolare. Per questo motivo Podere Santa Pia viene spesso definito una casa naturale.

Dopo mezzo secolo di degrado, l'ex piccolo convento è stato restaurato e trasformato in un'autentica casa vacanze, con grande rispetto per l'originale stile toscano. I pavimenti originali in cotto, le travi in legno e le tipiche arcate emanano un'atmosfera d'altri tempi. Ma gli interni semplici e i tocchi minimalisti si adattano perfettamente alla semplicità delle case di campagna toscane di un tempo.
Vicino alla casa si trova una piscina privata unica (12 x 5 m). La piscina è altamente ecologica. Il trattamento dell'acqua avviene tramite elettrolisi del sale, che rende l'acqua dolce e cristallina.
I vigneti in pendenza e i cipressi in evidenza catturano l'essenza della Toscana.



Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia



Podere Santa Pia, mystic holiday home in the heart of the Tuscan Maremma
The appealing clearness of Podere SantaPia in a mild winter landscape   Colline sotto Podere Santa Pia con ampia vista sulla Maremma Grossetana

Podere Santa Pia, mystic holiday home in the heart of the Tuscan Maremma

 

The appealing clearness of Podere SantaPia in a mild winter landscape

 

 

Colline sotto Podere Santa Pia, paesaggio di Giuseppe Ungaretti

         

Luce della sera alla piscina di Podere Santa Pia, Castiglioncello Bandini, Cinigiano, Toscana

 

Evening light at a private pool in Podere Santa Pia, Castiglioncello Bandini, Cinigiano, Tuscany

A beautiful early evening by the pool, in the resplendent Tuscan sun, time takes on a languid quality

 

Il verde lussureggiante che circonda la piscina si fa più scuro. Ma la luce che si affievolisce e le ombre lunghe danno vita alla vibrante collina toscana. I vigneti in pendenza e i cipressi in evidenza catturano l'essenza della Toscana.

 

Colline sotto Podere Santa Pia con ampia vista sulla Maremma Grossetana

Sunset with cypress trees and crescent moon over road in the Val d'Orcia[6]

         


[1] Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio.
[2] Fonte: comunicato stampa di Galleria Continua | www.galleriacontinua.com/press-release
[3] Photo by Rein Ergo for Traveling in Tuscany © All rights reserved
[4] Anish Kapoor nasce a Bombay nel 1954. Negli anni ‘70 si trasferisce a Londra, città dove oggi vive e lavora. La sua opera è stata esposta nei più importanti musei ed istituzioni del mondo. Ha realizzato mostre personali alla Parque de la Memoria, Buenos Aires (2017); MACRO Museo d’Arte Contemporanea, Roma (2016); MUAC Museo Universitario Arte Contemporáneo, Città del Messico (2016); Château de Versailles, Francia (2015); The Jewish Museum and Tolerance Center, Mosca (2015); Sak?p Sabanc? Museum, Istanbul (2013); Martin-Gropius-Bau, Berlino (2013); Museum of Contemporary Art, Sydney (2012). Ha preso parte a numerose mostre collettive in contesti come la Serpentine Gallery di Londra, Documenta IX di Kassel, Moderna Museet di Stoccolma, il Centre Georges Pompidou e il Louvre di Parigi. Molte le collezioni pubbliche e private che accolgono le opere dell’artista, tra queste il MoMA di New York e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. Tra le più note commissioni pubbliche realizzate da Kapoor in questi anni: Descension (Brooklyn Bridge Park, New York); Ark Nova (il primo palco gonfiabile per concerti, in tour per il Giappone); Orbit (una torre permanente commissionata come parte dei Giochi Olimpici per il Queen Elizabeth Park del 2012, Londra); Leviathan (Grand–Palais, Parigi); Temenos (il primo del progetto Tees Valley Giants), Middlesbrough, Regno Unito; Marsyas (Tate Modern Turbine Hall, Londra), Cloud Gate (Millennium Park, Chicago), Underground con Arte Continua, torre medioevale di Sant’Agostino, San Gimignano e Earth Cinema (Arte Pollino un altro sud con Arte Continua, Basilicata). Anish Kapoor ha ricevuto il Premio Duemila alla Biennale di Venezia del 1990, il Turner Prize nel 1991. Dal 2001 è membro onorario del Royal Institute of British Architecture e nel 2013 ha ricevuto il titolo onorario di cavaliere delle arti.

Daniel Buren ha esposto in alcuni dei più famosi centri di arte contemporanea del mondo. Nato a Boulogne-Billancourt (Parigi) nel 1938, preferisce ridurre la propria biografia affermando che “vive e lavora in situ”. Il suo lavoro è stato oggetto di importanti mostre al Stedelijk Museum, Amsterdam (1976); CAPC, Bordeaux (1991), Kröller-Müller Museum, Otterlo (1976); Van Abbemuseum, Eindhoven (1976); ARC – Musée d’art moderne de la ville de Paris (1983); Musée des arts décoratifs, Parigi (1987); Centre Pompidou, Parigi (2002); Solomon R. Guggenheim Museum, New York City (2005); Musée Picasso, Parigi (2008); Centre Pompidou-Metz (2013); Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2014); the Musée d’Art moderne et contemporain, Strasburgo (2014); Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2015); Festspielhaus and Kunsthalle, Recklinghausen (2015); Museo – Espacio, Aguascalientes (2016); Fondation Louis Vuitton, Parigi (2016); BOZAR Palais des Beaux-Arts, Bruxelles, Belgio (2016); Centre Pompidou Málaga (2017); MAMBO Museo de Arte Moderno de Bogotá (2017); Kunstsammlungen Chemnitz (2018). Buren ha partecipato a Documenta Kassel nel 1972 e nel 1982. Ha esposto alla Biennale di Venezia più di dieci volte, nel 1986 ha rappresentato la Francia al Padiglione nei Giardini della Biennale di Venezia vincendo il Leone d’Oro. Nello stesso anno ha prodotto la sua prima e più controversa commissione pubblica, Les Deaux Plateaux, per il cortile principale del Palais-Royal a Parigi. Nel 2007 è stato insignito del prestigioso Praemium Imperiale. Nel 2012 ha esposto al Gran Palais di Parigi in occasione della quinta edizione di Monumenta. Tra le sue più importanti opere pubbliche permanenti ricordiamo: Palais Royal, Parigi; Tokyo Odaiba, Giappone; Chapelle du Donjon, Vez, Francia; Bahnhof, Wolfsburg, Germania; Bundesministerium für Arbeit und Sozialordnung, Berlino; Parc de la Cigalière, Sérignan, Francia; sede sociale Telenor, Oslo; Piazza Arnolfo di Cambio, Colle di Val d’Elsa, Italia; Villa La Magia, Quarrata, Italia; MACRO Museo d’Arte Contemporanea, Roma, tra le più recenti infine, Otemachi Financial City Grand Cube, Tokyo; Piazza Verdi, La Spezia, Italia; Diamonds and Circles nella centralissima stazione di Tottenham Court Road di Londra e De la rotonda a la fuente. 5 colores para México inaugurata lo scorso marzo presso la piazza Artz Pedregal a Messico City. [2]
[5] Lorenzo Fiaschi, uno dei fondatori della Galleria Cintinua. Fonte: comunicato stampa di Galleria Continua.
[6] Photo by , licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic license.